5 rimedi per il cervello accaldato!
Da Sanihelp.it:
Affrontare gli effetti del caldo con la ginnastica mentale
Difficoltà di concentrazione, insonnia, agitazione, stanchezza fisica: si chiama deficit mentale da solleone e non si cura con i farmaci, ma con esercizi
di moto mentale. Ecco come riprendersi in un lampo.
Temperature tropicali, afa e dardi del sole mettono a dura prova tutto l’organismo, compresa la mente: cali di memoria, di attenzione e di
concentrazione sul lavoro, nello studio o nelle normali attività quotidiane sono la spia del malessere psicofisico che non sembra un buon viatico per potersi
godere il relax estivo.
Cosa sta succedendo? «Nessuna preoccupazione, il nostro cervello si sta preparando per andare in vacanza», chiarisce il dottor Giuseppe Alfredo Iannoccari,
presidente dell’Associazione non profit Assomensana, team di neuropsicologi Brain Trainer la cui mission è la prevenzione e il potenziamento delle facoltà
cognitive.
«Con l’avanzare del caldo, l’organismo rallenta naturalmente le sue funzioni fisiologiche e ogni compito richiede più tempo e risorse. L’organismo è impegnato
a contrastare il calore e mette in moto tutti i processi necessari a raffreddare il corpo; l’aria si espande e l’ossigeno si dirada e ci vogliono più respiri
per ottenere la stessa quantità di ossigeno; di notte si dorme meno e male e il cervello non può svolgere le funzioni notturne di riorganizzazione, per
cui il giorno seguente ne risentiamo e siamo meno concentrati».
Il deficit mentale da solleone colpisce più funzioni cerebrali, ma, per fortuna, non tutte allo stesso livello; quelle che soffrono maggiormente nella calura
estiva, a causa del rallentamento e dell’affaticamento fisico, sono, come dice lo specialista: «l’attenzione, la concentrazione e la velocità di elaborazione
delle informazioni, ovvero la rapidità con la quale i dati vengono gestiti ed elaborati dal sistema centrale; in pratica, ad andare in tilt sotto la calura
sono proprio i processi cognitivi che sono alla base della maggior parte delle nostre prestazioni mentali».
Un esempio calzante lo fornisce la matematica: se si deve fare una semplice operazione di conti, vengono chiamate in causa la concentrazione e la velocità
di elaborazione, oltre alla memoria di lavoro e la memoria verbale. Allo stesso modo, eseguire un lavoro complesso esaurisce rapidamente le risorse mentali
a disposizione.
Per una reazione a catena, tutte le attività connesse a queste funzioni riducono sensibilmente la loro efficienza, con risultati evidenti. «I processi di
memorizzazione, la pianificazione delle attività, la risoluzione di problemi, la presa di decisioni, la velocità del linguaggio, l’orientamento e altri
meccanismi rallentano il loro ritmo, con la conseguenza che le attività lavorative e di svago più complesse vengono rimandate al mese di settembre, quando
le temperature placano i soffocanti ardori», riferisce il Brain Trainer.
«Pertanto, non è un caso che in questo periodo di arsura l’argomento privilegiato sia riferito a dove trascorreremo le vacanze, assaporando con la fantasia
la fresca brezza marina o il soleggiato tepore montano».
Ma intanto, in attesa di temperature più propizie, come possiamo mantenere il cervello fresco? «Sconsiglio di cimentarsi nei difficili esercizi che i trovano
sulle riviste e ci fanno sentire inadeguati perché non riusciamo a farvi fronte per i motivi anzidetti», avverte il dottor Iannoccari. È sufficiente fare
un po’ di moto mentale con cinque facili esercizi che permettono di mantenere deste le nostre capacità senza troppo dispendio:
1. partiamo da un numero qualsiasi e contiamo rapidamente all’indietro per 20 numeri, saltando di 2 in 2 (per esempio, partiamo da 40 e contiamo velocemente
all’indietro: 38-36-34-32 ecc. fino a 20): stimoliamo la concentrazione e la velocità di elaborazione
2. cerchiamo i vetrini al mare o le pietrine colorate in montagna, mentre facciamo una bella passeggiata: stimoliamo l’attenzione visiva e la concentrazione
3. canticchiamo le canzoni proposte dalle radio, cercando di memorizzarne il testo: manteniamo attiva la memoria verbale
4. leggiamo e memorizziamo i nomi dei negozi che incontriamo per strada: sviluppiamo la memoria visiva
5. chiacchieriamo con i vicini di ombrellone o con i compagni di sentiero: stimoliamo la fluenza verbale e trascorriamo piacevolmente il tempo vacanziero!