Il Galateo dei messaggi di auguri!
Da Sanihelp.it:
C’è ancora chi prende carta e penna e scrive, c’è chi si scervella per un po’ su un messaggio di auguri da mandare un amico e magari inizia proprio dicendo Ho pensato a lungo a cosa scriverti per farti gli auguri, c’è chi si fa contagiare dall’era digitale e invia auguri simpatici e divertenti a tutti i suoi amici. Le formule sono tante, ma grazie al commento di una linguista e di una psicoterapeuta riscopriamo il valore del pensare le parole da dedicare a qualcuno.
Commenta Valeria Della Valle, docente di Linguistica italiana presso l'Università la Sapienza di Roma: «Chi riceve un augurio gradirebbe un messaggio inviato solo per sé. Il messaggio non deve essere predigerito, va bene la spending review ma serve un po' di verità. La citazione scaricata dal web fa perdere di originalità il messaggio augurale. Possiamo immaginare che chi usa quella citazione non faccia altro che compiere un salto su internet per trovare comodamente a disposizione centinaia di parole. Il criterio è quello del take away, come andare in un supermercato per prendere la migliore offerta e uscire subito. Un augurio, invece, dovrebbe essere formulato con le proprie espressioni, facendo parlare un mondo di riferimento».
Il messaggio ha una sua etichetta: «Non bisogna pretendere di dedicare pochi secondi agli auguri: ogni volta che si scrive occorre tempo e cura per l'altro, rileggendo ciò che si mette su carta. In secondo luogo, non mandare lo stesso messaggio a tutti. Mai mettere in visione gli indirizzi di tutti; non servirsi di mezzi preziosi come i social network per infastidire gli altri ricoprendoli di messaggi e messaggini. In prossimità delle feste inoltre, evitare accuratamente le battute di spirito. Meglio parole semplici e affettuose, senza essere barzellettieri a tutti i costi». Scegliere una frase qualunque, solo perché sembra adatta per fare gli auguri corre il rischio di «perdere il contorno affettivo che una comunicazione deve avere e conservare anche su un biglietto. Diverso il caso della citazione letta in un libro che può essere messa da parte e usata per un messaggio, a patto che sia sempre rivolta alla persona adatta. Da evitare la riproduzione seriale che fa inviare in contemporanea a tutti lo stesso messaggio, peggio se decorato con una citazione pescata in rete e propinata a tutti. I social network aiutano a scrivere, ma non va incoraggiata la passività di scaricare e inviare contenuti già visti. A volte le newsletter di auguri, con centinaia di persone come destinatari, sembrano una forma di cattiva educazione telematica».
Sms o biglietti su carta, la linguista consiglia di «compilare gli auguri di persona. Dei messaggi augurali si può fare un uso più parco ma ben meditato e pensato, più vero insomma! Occorre perdere un po' di tempo, ma ogni persona deve avere il messaggio giusto. Non si possono copiare le emozioni, altrimenti diventiamo tutti Avatar. La scrittura su carta, poi, cattura le emozioni e permette di rileggere ciò che si scrive. E questo è sempre consigliato».
Aggiunge la psicoterapeuta e scrittrice Maria Rita Parsi: «Un messaggio è un dono e invece spesso non ci diamo nemmeno il tempo di pensare un testo che non può essere di tutti ma è rivolto a una sola persona. Prendersi cura dell'altro significa anche fermarsi, magari caricare una stilografica e mettere su carta ciò che si prova per la persona. La bellezza di un racconto che resta. Non servono regali, già una frase riesce a toccare l'anima. Usiamo la mente del cuore per mandare a ciascuno un messaggio personalizzato. È questo il dono vero»!