Un nuovo rimedio contro il mal di testa!
Da L'Espresso n. 30-2013:
A prima vista può sembrare uno strano telefono cellulare con due microfoni. Ma è, invece, una formidabile risposta al mal di testa incontrollabile di chi soffre di cefalea a grappolo o emicrania cronica, con furiosi attacchi che mettono ko.
Si chiama Gammacore e si posiziona sul lato destro del collo dove emette stimoli di circa 90 secondi. E' stato presentato da Peter Goasby all'ultimo congresso dell'American Academy of Neurology di San Diego, ma il primo studio clinico italiano è stato fatto dal Centro cefalee dell'Istituto Besta di Milano insieme al San Raffaele di Roma.
Condotta da Licia Grazzi, la ricerca ha valutato persone di età compresa tra 18 e 65 anni che hanno utilizzato Gammacore in tre attacchi consecutivi con doppia stimolazione del nervo vago di destra, di un minuto ciascuna, per ogni singolo attacco.
La cura prevede che il malato, stando seduto, posizioni il dispositivo sul lato esterno destro del collo e poi accenda lo stimolatore. Con un'apposita rotellina, può incrementare l'intensità della stimolazione sulla base della propria tollerabilità: un segnale acustico segnala la fine dell'impulso e quindi il momento di spegnere il dispositivo.
La procedura va poi ripetuta dopo 3-4 minuti. I primi risultati sono sicuramente promettenti, e la terapia risulterebbe efficace sia sul dolore che sui vari disturbi che accompagnano l'attacco di emicrania, soprattutto se iniziata ai primi sintomi.
Solo in alcuni casi si sono registrate contrazioni della muscolatura facciale inferiore per diffusione dello stimolo ad alcune terminazioni periferiche del nervo facciale da errato posizionamento del device.
«L'approccio prevede però un periodo di addestramento del paziente, che riduce al minimo la percentuale di errori da impiego scorretto», precisa Gennaro Bussone, direttore del Dipartimento di Neuroscienze Cliniche dell'Istituto milanese.
Il Gammacore è solo l'ultimo di una lunga serie di strumenti che promettono di rendere più semplici i trattamenti di neuromodulazione, finora effettuati con il posizionamento neurochirurgico di microcateteri che rilasciano impulsi al cervello.
Come si fa per la stimolazione cerebrale profonda (Dbs, deep brain stimulation) che richiede di posizionare nell'ipotalamo un sottilissimo catetere capace di portare microimpulsi generati da un neurostimolatore impiantato sotto la clavicola.
Usata per la prima volta al mondo al Besta per il trattamento della cefalea a grappolo cronica farmacoresistente è poi diventata di routine, ma le nuove strumentazioni come il Gammacore o lo Sts (acronimo per Sopraorbital trigeminal stimulator) messo a punto all'Università di Liegi, cancellano l'invasività dell'intervento di neurochirurgia.
Di Federico Mereta.