Raid ciclistico Barcellona-Roma.!
Corriere Braille Numero 20-20sup del 2013:
Raid ciclistico Barcellona-Roma.
Scritto da Francesca Auxilia.
Quale passatempo migliore se non quello della lettura?
Non è rilassante e appagante dedicare uno spazio, piccolo o grande che sia, alla lettura di un buon libro?
Mentre ci poniamo questi interrogativi dobbiamo anche pensare che al mondo non tutti purtroppo hanno la fortuna di poter leggere: chi per ragioni economiche, chi per ragioni di una mancata istruzione e chi, a causa di una disabilità, ha un accesso difficile a tutto ciò che riguarda la carta stampata.
Parliamo ora di un progetto importante e allo stesso tempo interessante, che ha dato vita al magico incontro tra cultura e sport e che ha l'obiettivo di promuovere la lettura per persone non vedenti e ipovedenti di tutto il mondo.
I protagonisti sono cinque ciclisti australiani (3 donne e 2 uomini) che hanno deciso di percorrere pedalando il tragitto Barcellona-Roma, portando con sé un libro scritto in braille come simbolo riconosciuto in tutto il mondo.
Martedì 24 settembre 2013, il tour ha toccato la città di Savona e l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti della sezione provinciale savonese ha deciso di aprire le porte ai ciclisti australiani e l'incontro è stato veramente speciale per tutti.
John, ideatore del progetto, e i suoi compagni sono stati davvero simpatici e disponibili a partecipare alla nostra intervista, a cui erano presenti il presidente dell'associazione, i consiglieri, alcuni soci e volontari, Rai e Stampa.
Tanti giorni in sella alla bicicletta e tanti chilometri da percorrere, ma la soddisfazione è certamente alta: i cinque protagonisti di questa avventura stanno mettendo in questo progetto tutto l'entusiasmo e l'impegno possibile per raggiungere con le donazioni il risultato sperato e sognato.
Il ricavato verrà devoluto all'Unione mondiale dei ciechi che a sua volta si impegnerà per far sì che il libro diventi veramente per tutti. La sezione savonese dell'Unione è stata la prima città italiana ad aver accolto calorosamente i ciclisti e ne conserverà certamente la foto ricordo; non bisogna mai