In arrivo le password vocali!
Dal Corriere della sera:
Password addio, ora basta la voce!
Nuance, azienda dietro a Siri di Apple e ai controlli vocali Android,
annuncia la nuova generazione di riconoscitori biometrici.
MILANO - Stress da password, addio. Da oggi per farsi identificare in modo
univoco dai sistemi informatici è sufficiente la voce. Basterà infatti
pronunciare semplici frasi come «ciao sono Mario e ho 35 anni» oppure «mia
figlia si chiama Alice» per autenticare la propria identità digitale.
Mettendo così fine, una volta per tutte, alla preoccupazione di sbagliare
quando siamo di fronte a "diaboliche" macchinette elettroniche che vogliono
conoscere le nostre credenziali. Ma anche nel momento di digitare Pin e
"parole chiave" sullo schermo di computer, smartphone e tablet, per fare
acquisti online, attivare servizi di home banking e prenotazioni. Incluso l'accesso
a file personali, foto e filmati memorizzati sul cloud. Tutto questo è reso
possibile grazie alla nuova generazione di riconoscitori biometrici vocali
(Voice Biometrics) di Nuance Communication. L'azienda di Boston, leader nei
sistemi di riconoscimento vocale già in uso nella vita quotidiana. Basta
ricordare l'assistente virtuale Siri di iOS, piuttosto che la dettatura di
Sms ed e-mail in viva voce su smartphone e tablet Android.
IMPRONTE DIGITALI, IRIDE E VOCE - Grazie a parametri come frequenza, timbro
ed estensione, la voce diventa un elemento univoco che caratterizza ogni
persona. Esattamente come accade per impronte digitali e sistemi di
identificazione oculare attraverso l'iride. Ma rispetto a questi ultimi
presenta il grande vantaggio della semplicità d'uso per chi deve
identificarsi, perché basta la parola. E costi decisamente inferiori per le
aziende che devono implementare le procedure di controllo. Per realizzare un
sistema di riconoscimento vocale è sufficiente un microfono da pochi euro
abbinato al software Nuance. Con Voice Biometrics basta pronunciare singole
parole o frasi, anche senza senso, perché il sistema ci riconosca attraverso
un sofisticato algoritmo che analizza la voce. Un sondaggio Nuance ha messo
in evidenza che l'85% delle persone si dichiara insoddisfatta degli attuali
metodi di autenticazione. Procedure usate ogni giorno e ritenute
"frustranti" per la possibilità di commettere errori quando digitiamo
codici, Pin e domande di sicurezza.
IL TORMENTONE DELLE UNDICI PASSWORD - In media il 67% delle persone
possiedono almeno undici username e password con i quali validare l'identità
digitale per operazioni sul web e accessi bancari. Le più odiate? Le domande
di controllo richieste dai sistemi elettronici in caso di errori di
battitura e reimpostazioni di password. Questo è il momento critico in cui,
per ansia e dimenticanza, cadiamo facilmente in errore. Con conseguenze
fatali per l'operazione in corso. «Le nuove soluzioni di biometria vocale si
imporranno sempre più come metodo di autenticazione personale, utile anche
per prevenire frodi e contraffazioni - spiega Agostino Bertoldi di Nuance
Communications Italia - per i prossimi anni prevediamo una forte crescita
nel settore bancario e per le operazioni di e.commerce da dispositivi
mobili». Fino a oggi le soluzioni Voice Biometrics sono state adottate tra
gli altri da banche del calibro di Barclays e Eastern Bank, società di
servizi e investimenti come TD Waterhouse e l'operatore telefonico T-Mobile.
Un'ultima "nota di colore" riguarda la sicurezza intrinseca. Ricordate
quando all'uscita dell'iPhone 5s, la security delle impronte digitali venne
messa in discussione? Qualcuno affermava che si potevano rubare ricorrendo
al "cruento" taglio del dito. Ebbene catturare la voce nell'istante in cui
pronunciamo il nostro "apriti sesamo" risulterà decisamente più difficile.