Perché si scatena il mal di schiena?

Da Corrieresalute.it:

Nella classifica delle cause di lombalgia acuta i movimenti scomposti sono i primi, meno pericoloso lo sport. Attività sessuale (quasi) assolta!

A volte basta poco: alzarsi dal letto con un movimento brusco, sollevare le buste della spesa con troppo slancio. Ed eccolo, un mal di schiena da veder le stelle. Succede a oltre l'80 per cento di noi almeno una volta nella vita, e sempre più spesso man mano che passa il tempo (dopo i 50 una persona su due ha un mal di schiena acuto almeno una volta all'anno).
Quali sono le cause più comuni
Ma che cosa scatena il dolore? Capirlo potrebbe aiutare a evitare comportamenti o abitudini a rischio, così un gruppo di ricercatori australiani ha provato a rispondere alla domanda analizzando rigorosamente un migliaio di casi.
Al primo posto fra le cause di lombalgia acuta è risultato il distrarsi mentre si sta compiendo un'azione che richiede l'uso della colonna vertebrale. «Il movimento «classico» che provoca una lesione è la flessione e rotazione, ad esempio piegarsi in avanti ruotando il tronco da un lato» spiega Davide Albertoni, membro del consiglio nazionale dell'Associazione Italiana Fisioterapisti (Aifi) e presidente nazionale del Gruppo Terapia Manuale (Gtm). «Essere concentrati nel gesto rende meno probabile sbagliarlo e quindi farsi male, se invece si è distratti perché, ad esempio, qualcuno ci chiama all'improvviso o si perde l'equilibrio è più facile «scomporsi» durante il movimento, creando i presupposti perché si manifesti un mal di schiena acuto». Stare in una posizione scorretta aumenta di circa otto volte il pericolo di lombalgia, mentre sollevare un peso tenendolo lontano dal corpo incrementa la probabilità di circa sei volte. Seguono le azioni che coinvolgono persone o animali (come aiutare qualcuno non autosufficiente ad alzarsi dal letto, o giocare con un cane di grandi dimensioni), sollevare un carico pesante, muovere qualcosa difficile da «maneggiare» o in posizione instabile (un classico, spostare un grosso vaso senza aiutarsi con un carrello). Meno pericolosi l'esercizio fisico, anche quello più vigoroso, o l'essere affaticati. Scagionata in pieno l'attività sessuale, che non sembra affatto connessa a un maggior rischio di mal di schiena, fuorché in età avanzata (dopo i 60 pare triplicare la probabilità).
Attenzione ai movimenti mattutini
«Per i pazienti è in genere difficile capire che cosa provochi il dolore» osserva Stefano Negrini, docente di medicina fisica e riabilitativa dell'Università di Brescia-Fondazione Don Gnocchi e direttore scientifico di Isico (Istituto Scientifico Italiano Colonna Vertebrale) di Milano. «Spesso però la lombalgia acuta ricompare sempre nello stesso punto e con le stesse modalità, per asimmetrie scheletriche che ne favoriscono lo sviluppo o perché una vecchia lesione resta come punto debole. Ognuno, quindi, può imparare quale sia l'elemento scatenante da evitare».
La ricerca australiana dimostra che si è più esposti al mal di schiena acuto nelle prime ore del mattino, quando la muscolatura è meno pronta a sostenere i movimenti e i dischi intervertebrali sono più a rischio: durante la notte, infatti, si «nutrono» imbibendosi di liquido (tanto che appena alzati siamo più alti di un paio di centimetri), per poi svuotarsi pian piano dopo che si è assunta la posizione eretta. «Perciò, subito dopo essersi alzati la colonna è più in tensione» riprende Negrini «e in questa fase anche mettersi le calze può scatenare un mal di schiena. Invece, il materasso raramente ne è responsabile, piuttosto la lombalgia del mattino può dipendere da qualcosa che abbiamo fatto il giorno prima. Attenzione anche ai lunghi viaggi in auto: le vibrazioni possono mettere in crisi la schiena; prima di scaricare i bagagli meglio fare una piccola passeggiata per «distendere» la colonna».
Un fastidio che dura a lungo, ma è meglio non stare a letto
Il mal di schiena acuto colpisce più le donne degli uomini, chi è alto rispetto a chi è basso di statura, chi è sovrappeso o sottopeso marcato e chi è sedentario o, al contrario, è fanatico dello sport.
Posto che spesso il dolore passa da solo in pochi giorni - più della metà dei casi si risolve entro una settimana e quasi tutti entro un mese - come affrontarlo? «Bisogna continuare le consuete attività, se possibile andando al lavoro e muovendosi come al solito: starsene a letto rallenta la guarigione» dice Albertoni. «Se il fastidio è intollerabile o comporta disabilità, ad esempio non consente di camminare o guidare, ci si può rivolgere a uno specialista della colonna o a un fisioterapista già nei primi giorni: esercizi e mobilizzazioni possono migliorare il dolore e la postura, spesso alterata dal mal di schiena acuto. Sì anche agli antinfiammatori: non c'è un farmaco che si sia dimostrato più efficace degli altri e le iniezioni non danno maggior beneficio, meglio un prodotto per bocca».
«I medicinali servono a ridurre i sintomi, un po' come quando curiamo il raffreddore, ma in sostanza dobbiamo aspettare che il mal di schiena passi. Consigli? Non mantenere la stessa posizione a lungo e non stare a letto: più stiamo sdraiati, peggio è» conclude Negrini.