Da Nissan un claxon da navicella spaziale per far sentire l'arrivo di un'auto elettrica!
Da E-gazette.it:
L'Approaching Vehicle Sound for Pedestrians si attiva in base ai dati ricevuti da una telecamera, sistemata sul parabrezza per monitorare la presenza di pedoni e ciclisti
Un suono metallico simile a quello emesso dalle navicelle spaziali dei film di fantascienza degli anni '80 potrebbe in futuro avvisarci dell'arrivo di un'auto elettrica. Il rumore si attiverebbe solo in caso di pericolo, evitando risvolti negativi sull'ambiente. Ideato dalla Nissan, l'Approaching Vehicle Sound for Pedestrians (Vsp) se adottato in massa permetterebbe di abbassare i rischi per la circolazione stradale dovuti alla silenziosità delle auto elettriche senza eccessivi impatti a livello di inquinamento acustico. Questa nuova tecnologia è stata proposta dalla Casa giapponese nell'ambito del progetto eVader, finanziato dall'Unione Europea. Il Vsp si attiva in base ai dati ricevuti da una telecamera, sistemata sul parabrezza per monitorare la presenza di pedoni e ciclisti.
Apprezzato dai non vedenti - Montato su un concept della Leaf, è già stato presentato con successo ad alcune associazioni di ipovedenti. Il dispositivo sonoro è stato sviluppato dalla Casa giapponese all'interno di un consorzio che ha visto la partnership di altri 10 membri tra cui Renault, Psa Peugeot Citroen, Siemens Industry Software, Continental Automotive France ed European Blind Union.
David Quinn, project leader Nissan per eVader ha chiarito: “Per noi la sicurezza dei pedoni è un tema della massima rilevanza. Proprio per questo disponiamo già di un allarme per i pedoni che viene installato a scopo preventivo su tutti i nostri veicoli elettrici. Come leader del mercato EV, abbiamo messo a disposizione la nostra grande esperienza in questo campo per vagliare altri sistemi che potranno essere sviluppati nel futuro. Il nostro obiettivo era trovare un equilibrio ottimale fra la percezione del veicolo e la necessità di contenere il più possibile l'inquinamento acustico”.