Cecità
Sommario
La cecità
Le cause
Cenni storici
La nascita del Braille
Aiuti fisici
Cecità
Condizione patologica caratterizzata dalla mancanza della vista. Può essere causata da un ostacolo che impedisca alla luce di raggiungere il nervo ottico,
o da una lesione dello stesso o, ancora, dell’area cerebrale coinvolta nella visione. La cecità può essere permanente o transitoria, completa o parziale,
o può presentarsi solo in condizioni di luce particolari (cecità notturna o diurna).
Le cause
Glaucoma acuto
Un attacco di glaucoma acuto, patologia dell'occhio che può danneggiare la funzione visiva e i delicati tessuti oculari, si manifesta con annebbiamento
della vista, percezione di aloni colorati e dolore al bulbo; seguono l'intensificazione del dolore, l'intorbidamento della cornea, la dilatazione della
pupilla e l'irrigidimento del bulbo, la cui pressione interna aumenta notevolmente. Le condizioni del paziente sono aggravate dalla comparsa di nausea
e vomito. Il glaucoma acuto rappresenta un'emergenza medica, perché se non trattato tempestivamente può condurre a cecità. Si manifesta di solito in un
solo occhio; dopo che questo è stato colpito, vi è un rischio elevato che anche l'altro occhio possa subire un nuovo attacco.
La cecità congenita, che si manifesta fin dalla nascita, si presenta nella minoranza dei soggetti non vedenti. In tal caso, infezioni contratte dalla madre
come la rosolia e la gonorrea possono causare cecità rispettivamente nel feto e nel bambino al momento del passaggio attraverso il canale del parto.
La cecità può insorgere in individui sani alla nascita, per complicanze di varie malattie e per patologie dell'occhio, come cataratta, glaucoma, tracoma
e forme gravi di congiuntivite, o ancora, a causa del diabete mellito di tipo II e di ipertensione grave; oppure per il contatto della delicata superficie
oculare con sostanze caustiche o per l’assorbimento di radiazioni.
Nei soggetti anziani, una delle cause principali di cecità è la degenerazione della zona centrale della retina (macula), dovuta ad arteriosclerosi.
Fra i bambini, soprattutto nel Terzo Mondo, cause di cecità possono essere malnutrizione, malattie infettive e infestazioni da parassiti.
Cenni storici
Fino alla fine del diciottesimo secolo non si ha notizia di alcun tentativo organizzato volto a fornire ai non vedenti istruzione, libri, rieducazione o
adeguata formazione professionale.
La prima scuola per ciechi, l'Institution Nationale, fu fondata a Parigi nel 1785 dal pedagogista francese Valentin Haüy, ed è tuttora in funzione.
Nel giro di un secolo molti istituti simili sono sorti in tutta Europa e negli Stati Uniti.
La nascita della scrittura Braille
L'alfabeto Braille fu inventato nel 1829 dall'insegnante francese Louis Braille, non vedente. Ogni lettera è una combinazione diversa di un numero di punti
in rilievo che può andare da 1 a 6, disposti all'interno di caselle larghe due punti e alte tre. I non vedenti leggono i caratteri riconoscendo al tatto
la configurazione di ogni casella.
La prima stampa a lettere in rilievo venne introdotta da Haüy nel 1784. Tuttavia, a causa delle notevoli dimensioni dei caratteri, i libri prodotti erano
ingombranti e costosi. Attualmente l'unico tipo di stampa in rilievo ancora in uso è quello in caratteri romani, inventato nel 1847 in Gran Bretagna da
William Moon.
Nel 1821 Charles Barbier, un capitano dell'esercito francese, inventò un sistema di stampa a punti, utilizzato in seguito da Louis Braille per costruire
il suo metodo di scrittura Braille, che è ora adattato alla maggior parte delle lingue del mondo, compreso il cinese.
Braille inventò, peraltro, anche un sistema a punti per la scrittura della musica.
Fra i primi strumenti adottati per facilitare i non vedenti nella scrittura vi era la tavoletta scanalata, una lastra di metallo o di legno con piccoli
fori quadrati: la carta veniva appoggiata sulla tavoletta e la matita, seguendo le scanalature, segnava la carta formando caratteri leggibili sia con la
vista che con il tatto.
Attualmente, per la corrispondenza con i vedenti si usa la macchina per scrivere, il computer con appositi programmi e tavolette in metallo o in plastica.
Anch’esse, come i primi modelli, hanno delle scanalature e un righello con fori rettangolari che guidano chi scrive, utilizzando un punteruolo, la formazione
dei caratteri Braille.
Inoltre, vi è una macchina per scrivere, la Hall Braille, che incide caratteri Braille sulla carta.
I soggetti contemporaneamente non vedenti e non udenti devono essere sottoposti a terapia individuale e la loro rieducazione richiede in genere insegnanti
specializzati e dipende sempre dalle capacità e dall'impegno personali.
Aiuti fisici
Tra gli aiuti fisici per i non vedenti nella deambulazione vi sono cani guida, appositamente addestrati, e occhi elettronici che consentono a queste persone
di percepire gli ostacoli. A causa, tuttavia, dei costi e delle difficoltà che i non vedenti incontrano nell’utilizzare con successo queste dotazioni,
la maggior parte di essi si muove con sufficiente indipendenza aiutandosi con semplici bastoni bianchi da passeggio.
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